L'undici di ottobre uscirà in tutte le librerie "La biblioteca perduta dell'alchimista" il secondo volume della trilogia di Marcello Simoni iniziata con "Il mercante di libri maledetti" edito dalla Newton Compton Editori. Ecco l'incipit e la sinossi di questo secondo volume, insieme ad una breve intervista all'autore.
Prologo
Anno del Signore 1227. Diocesi di Narbonne.
Nel suo punto più alto, la facciata della vecchia pieve era dominata da un’apertura circolare da cui non entrava mai la luce, nemmeno nei giorni più assolati. Sarebbe stato pretenzioso definirla un oculo, si trattava piuttosto di una cavità sagomata dalle intemperie, l’orbita di un grande teschio dove gli spifferi del vento si intrufolavano per giocare.
Affacciata a quell'apertura, una monaca solitaria faceva scivolare lo sguardo sulla vallata, fra le distese di verde e il biancheggiare
delle greggi. Muoveva le pupille quasi con inerzia, indifferente ai segni di una primavera precoce. [...]
PREMIO
BANCARELLA 2012
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LETTERARIO EMILIO SALGARI
FINALISTA
PREMIO SALGARI 2012
MARCELLO
SIMONI
LA
BIBLIOTECA PERDUTA DELL’ALCHIMISTA
IL
SECONDO CAPITOLO DELLA TRILOGIA
INTRIGHI
DI CORTE, OCCULTI ESPERIMENTI ALCHEMICI E SETTE RELIGIOSE
PERSEGUITATE
Spagna,
estate del 1227. Il mercante Ignazio da Toledo è convocato ad
Andújar, presso Córdoba, in un presidio militare del re Ferdinando
iii
di Castiglia. Bianca, la regina di Francia da poco rimasta vedova, è
stata rapita. Il rapitore si fa chiamare Conte di Nigredo e ha la
fama di essere un alchimista. A Ignazio è affidato l’incarico di
indagare sull’accaduto. La ricerca della verità lo porta a
imbattersi nel vescovo Folco di Tolosa, che forse ha ottenuto notizie
sul rapimento di Bianca tramite l’esorcismo di un ossesso. Ma
questi si rivela solo un uomo affetto da una strana forma di pazzia,
scatenata dalle fasi di trasmutazione alchemica. L’origine di
questo male è il castello di Airagne, proprio la dimora del Conte di
Nigredo e la prigione della regina Bianca… In questo castello, dove
si conservano alcune lettere che mettono in relazione l’alchimia
con la filatura della lana, Bianca condivide una reclusione forzata
con il legato pontificio Romano Frangipane e il luogotenente regio
Umbert de Beaujeu. Alle prese con i misteri nascosti in quella
dimora, Ignazio dovrà separarsi dal suo fidato aiutante, Uberto,
incaricato di recuperare un libro di alchimia chiamato Turba
philosophorum,
tenuto in custodia presso la rocca di Montségur. Intanto Ignazio
scoprirà che i sotterranei del castello del conte ospitano un enorme
laboratorio alchemico e che nascondono verità sconvolgenti sulla
regina…
QUALI
SONO I SEGRETI NASCOSTI NELLA TURBA
PHILOSOPHORUM,
LA SUMMA DELL’ARTE
ALCHEMICA?
Marcello
Simoni
è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo, laureato in Lettere,
lavora come bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici e ha
partecipato all’antologia 365
racconti horror per un anno,
a cura di Franco Forte; altri suoi racconti sono usciti per la
rivista letteraria «Writers Magazine Italia». Il
mercante di libri maledetti,
romanzo d’esordio e primo capitolo della trilogia che ha come
protagonista Ignazio da Toledo, continua a essere un grande successo
editoriale.
HANNO
SCRITTO DI IL
MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI
«Immaginate
un’atmosfera tipo Il
nome della rosa:
una biblioteca polverosa, monaci incappucciati e passi che risuonano
nell’umidità: questo è il favoloso mondo di Marcello
Simoni.»Vanity
Fair
«Lo
strano caso del giovane bibliotecario da centomila copie.»
la
Repubblica
«Un
mix ben dosato tra fantasia, documentazione storica, ricerca delle
fonti e scelta iconografica.Il
Messaggero
«Il
Medioevo? Piace, lo dimostra un esordiente. Marcello Simoni ha fatto
il botto.»
Sette
– Corriere della Sera
«Un
ritorno al Medioevo fantastico e misterioso.»
Il
Sole 24 Ore
«Un
rigoroso intrigo medievale.»
Corriere
Della Sera
«Il
bestseller venuto dal passaparola.»
Mario
Baudino, La Stampa
«Cupo
intrigo dove svolazzano le tonache, brillano le spade dei templari,
si muore per amor di Dio o del Diavolo, tutto per appropriarsi del
prezioso manoscritto Uter
ventorum.»
la
Repubblica
«Esordio
enigmatico e avvincente.»
Panorama.it
«Il
suo Mercante
di libri maledetti
è talmente perfetto nell’utilizzare elementi propri del thriller
medievale, giocando fra un’azione concitata e una credibile
ricostruzione storica, da apparire proprio come un successo
annunciato.»
Il
Riformista
INTERVISTA
A MARCELLO SIMONI:
Cosa
ha rappresentato per te il grande successo del primo libro?
È
stata una splendida esperienza che ho vissuto – e continuo a vivere
– in maniera quasi surreale. Ero già felicissimo che la Newton
Compton avesse scelto di pubblicare il mio primo romanzo, ma non mi
facevo illusioni: ero consapevole di quanto il mercato fosse
imprevedibile. Oltretutto mi cimentavo in una materia difficile, il
medieval
thriller,
e non sapevo quanto i lettori avrebbero apprezzato le mie scelte di
genere e di stile… Ma a quanto pare il Mercante “ha fatto il
botto”, soprattutto grazie a un passaparola durato mesi. Io
continuo a restare con i piedi per terra, consapevole del fatto che
dovrò continuare a mettermi in gioco. Dopotutto siamo soltanto al
primo giro di valzer… Il Medioevo del Mercante ha ancora molto da
raccontare!
Ignazio
da Toledo è il protagonista anche del tuo secondo libro. Cosa cambia
in lui?
Ignazio
da Toledo resterà fedele a se stesso e continuerà a incarnare la
curiositas
medievale, ma le esperienze passate lo porteranno a comportarsi in
maniera più accorta. Lo vedremo giostrarsi tra il ruolo di
cacciatore di libri e quello di autentico detective. Inoltre,
rispetto al primo capitolo della trilogia, dovrà confrontarsi
maggiormente con la propria emotività e si troverà ad affrontare
situazioni tanto estreme da costringerlo a scegliere tra ragione e
sentimento. Inoltre si aprirà una nuova finestra sul suo passato:
l’infanzia, la Scuola di Toledo e la figura di un magister
rimasto nell’ombra. Anche i suoi “aiutanti” (Willalme e Uberto)
riserveranno non poche sorprese, e in mezzo a un amalgama di azione e
mistero si profilerà all’orizzonte una storia d’amore.
Rispetto
al romanzo d’esordio, quali sono le differenze e le analogie nella
struttura, nella lingua e nell’idea del secondo libro?
Rispetto
al primo romanzo, scritto più di getto, il secondo nasce da una
maggiore consapevolezza. Mi sento maturato, soprattutto riguardo la
direzione che voglio imprimere alla mia narrativa, ragione per cui
questa seconda prova riflette il mio preciso punto di vista sul
romanzo di genere. La continuità con Il
mercante di libri maledetti
trapela nella trama itinerante, sempre sviluppata sui binari del
thriller e dell’avventuroso ma più orientata verso il gotico. Sul
fronte dei contenuti mi sono divertito a giocare ancora una volta con
l’esoterismo ma anche con gli intrighi di palazzo, mettendo in
scena personaggi storici realmente esistiti che assurgeranno al ruolo
di veri e propri co-protagonisti. La trama è a metà strada tra il
verosimile e il surreale, tra alchimia ed eresia, e si ambienta in un
Medioevo che acquisisce a tratti i connotati di una favola nera.
Tutto ciò avviene senza perdere mai di vista l’obiettivo
principale del romanzo di genere: l’intrattenimento. Ecco perché
gli enigmi, i dialoghi e i colpi di scena si amalgamano in uno stile
di scrittura che ho cercato di rendere il più asciutto ed efficace
possibile.
La
trilogia è nata in te come un progetto unitario o è cresciuta e si
è sviluppata nel tempo?
Ho
maturato l’idea di scrivere una trilogia soltanto dopo aver
concluso il primo romanzo. Non è stata una scelta di comodo ma una
vera e propria esigenza, poiché mi sono reso conto di aver creato un
personaggio seriale con molte potenzialità ancora da esprimere. Se
penso all’atto di nascita di Ignazio da Toledo mi figuro una sorta
di operazione clandestina dirottata dalla mia passione per il fumetto
e per i protagonisti del feuilleton
dell’Ottocento, da Rocambole a Fantômas. Questi modelli mi hanno
indotto a tratteggiare un anti-eroe non del tutto positivo. Ignazio è
un individuo chiaroscurale talmente libero dai vincoli sociali da
dividersi tra l’eresia e l’anarchia intellettuale. Inoltre
accanto a lui ci sono due personaggi pieni di qualità idonee allo
sviluppo di nuove trame. Perché rinunciare a una simile sfida?
Sul sito di 10 Righe dai Libri potete trovare, come sempre, le prime pagine di questo libro.