Nascosto nell'oscurità, Gavin Johnston osservava il mutare delle espressioni sul viso della ragazza che cercava di rimanere sveglia. Sapeva quali pensieri le attraversavano la mente confusa, sapeva che il vicolo le ruotava vorticosamente attorno e diventava buio, mentre tentava di mettere a fuoco sagome e forme che danzavano senza alcun controllo.
Aveva già provato su di sé tre di quelle banali droghe, sapeva quindi quali erano gli effetti. GHB, Rohypnol e ketamina. Quando ci aveva immerso le pillole di Rohypnol, il liquido era diventato azzurro, non proprio l’ideale per quello che voleva fare.
Preferiva il GHB. Non aveva odore né colore. Negli ultimi mesi lo aveva somministrato a decine di donne. L’ultima era morta, ma non era stata colpa sua. Era soffocata nel suo stesso vomito.
La ragazza stesa per terra, con la testa che le ciondolava da un lato, si lamentava. Gli occhi le si muovevano lentamente da destra a sinistra. Senz'altro si stava chiedendo cosa ci facesse là fuori. O, forse, era troppo alterata per rendersene conto. [...]
L’antropologa forense Vivien Cairn teme di aver perso la testa per sempre. La sua libido è fuori controllo e il desiderio la rende cieca, tanto da provocarle una sorta di amnesia temporanea. Sarà l’intervento di un estraneo terribilmente sexy a farle realizzare che in gioco c’è molto di più della sua sanità mentale. E mentre un killer spietato miete una vittima dopo l’altra, e Dain Hawkins si fa strada tra piste indecifrabili e coincidenze troppo evidenti per essere ignorate, i due capiranno che forse i crimini che imperversano sono collegati agli strani comportamenti della donna. Ma questo non scoraggia Dain, che vorrebbe spingersi oltre con Vivien, e così lei dovrà confrontarsi con il peggiore dei suoi incubi, ma anche con una passione sconosciuta e senza limiti che riscriverà per sempre il suo destino. Cos’è più insidioso, l’oscurità di un demone o il terrore di perdersi fra le braccia dell’amore privo di freni?
Breve estratto:
Si sentiva soverchiata, esausta, nonostante la notte di sonno, e spaventata. Tutto quello che aveva nella sua vita era andato, le sue convinzioni sul mondo, la sensazione di sicurezza e di successo, la sua casa, forse persino la sua sanità mentale.
In qualche modo, fra la sua casa rasa al suolo dalle fiamme e la sconvolgente notizia che una parte del mondo era popolata di demoni e stregoni, le era stata somministrata una doppia dose della cosa che le sfuggiva da mesi.
Il suo problemino non era scomparso, anzi, peggiorava. La terribile verità era che, due notti prima, si era estraniata per dodici ore e le era successo di nuovo il giorno precedente, mentre Dain era fuori. Le ore antecedenti la mezzanotte erano per lei il buio completo. Quando si era ripresa si era ritrovata nel foyer dell’attico di Dain, con il portone spalancato e un graffio lungo e profondo sul braccio. Aveva i piedi nudi e gelati come se avesse camminato sulla neve senza scarpe.
Eve Silver ha letto il suo primo romanzo rosa quando era appena adolescente. Da allora è rimasta affascinata dalle storie d’amore piene di passione, forza, perseveranza e onore, storie che l’hanno accompagnata durante tutto il suo percorso. Ora insegna microbiologia e anatomia umana in un istituto superiore. Quando esce da scuola torna ai romanzi rosa, e alla vita familiare, coronata anch’essa da un lieto fine, come tutte le più belle storie romantiche. Nel 2011 Leggereditore ha pubblicato con grande successo Il bacio del demone, primo romanzo della serie Demon.
Vi ricordo che sul sito 10 Righe dai Libri potete trovare le prime venticinque pagine di questo libro.
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